B (LE AVVENTURE DI JOSEPH BEUYS)
un racconto di Pasquale Polidori con illustrazioni di Mauro Piccini
2008
ARTISTIC BEAUTY
un video con Frances Nacman
2008
Ispirato a una storia vera, B racconta di una famosa performance di Joseph Beuys durante la quale l’artista affettava un salame, condividendolo con i presenti. Durante i suoi lunghi soggiorni in Italia, Beuys ebbe modo di presentare la sua opera e la sua filosofia in diverse occasioni pubbliche, fra le quali, nel 1978, la prima presentazione in Italia della Free International University (FIU), avvenuta alla Borsa Merci di Pescara. In Abruzzo, Beuys aveva già fondato l’Istituto per la Rinascita dell’Agricoltura, poi con il marchio della FIU produsse olio e vino, e infine diede avvio alla piantagione Paradise, una parte italiana del progetto di piantagione delle querce presentata a Kassel per documenta 7.
Un celebre artista pescarese, che aveva avuto più occasioni di frequentare Beuys durante i suoi soggiorni in Abruzzo, era stato da vicino testimone dell’intervento alla Borsa Merci e successiva performance del salame. Molti anni dopo, a cena da un'amica comune, egli me ne fece un racconto commosso e vivace nei particolari; ascoltandolo, riuscivo a immaginare l'atmosfera di quei giorni, per esempio: i due a passeggio per Piazza Salotto, Beuys del tutto anonimo nel brulicare della scultura sociale di una provincia giovane e fervente di commerci e di contraddizioni, postmoderna senza essere stata mai moderna, fra gli studenti della scuola di massa, gli impiegati e i professionisti sempre più numerosi, i negozianti ambiziosi e dalla mente pronta a ogni apertura, i commessi e le commesse in linea con gli ultimi canoni della bellezza del corpo, la folla di chi vi giungeva, dai dintorni, per spendere senza naturalezza i nuovi soldi, guadagnati lavorando la terra oppure in fabbrica oppure a costruire palazzine e palazzi, e i primi tossici che lì si davano appuntamento. Si sa che Beuys lasciava il segno, e il mio testimone era rimasto così catturato dalle parole che il maestro aveva pronunciato alla Borsa Merci, durante quella discussione eccezionale, che ancora biasimava l’indifferenza di quanti erano incapaci di provare un sentimento di partecipazione all’altezza del grande artista che era Beuys. In particolare, il mio testimone era scandalizzato dal comportamento delle autorità, le quali, accorse all’evento, non avevano neanche capito che, mangiando il salame, accettavano di far parte di un’opera d’arte.
Il carisma di Beuys e l’ambiguità delle sue opere, sono gli argomenti del racconto da me scritto, e per il quale ho avuto l’onore delle illustrazioni di Mauro Piccini, artista, grafico e storico illustratore della rivista Playmen. È stato interessantissimo mettere a punto, grazie alla sapienza di Mauro, la trasformazione dell’immagine di Beuys in un personaggio caratteristico della narrativa popolare.
L’editing del racconto è di Livia Signorini.
Il tema del potere salvifico dell’arte, tanto caro a Joseph Beuys, è ripreso anche in un video nel quale l’attrice americana Frances Nacman recita alcuni slogan molto fiduciosi sulla bellezza artistica e, in una serie di spot pubblicitari, dichiara ripetutamente gli effetti positivi della bellezza sull’esistenza umana. L’attrice mima espressioni di dolore e di gioia, di paura e di insofferenza, di sfida e di soddisfazione, ogni volta concludendo la mimica con una frase improntata a una decisa, quanto artificiale, speranza nell’arte.
Il lavoro è stato presentato in occasione della mostra collettiva NÈMESI E ASSESTAMENTO/SETTLEMENT AND NEMESIS, 22 febbraio / 20 marzo 2008, a cura di Roberto Annecchini, Change + Partner, Roma.
p. polidori, B (le avventure di JB / l'esigenza spirituale), 2008